JOSHUA
di
Massimiliano Riccardi
Edizioni
Cinquemarzo (2015)
Voi
sapete che io amo cercare sempre scrittori esordienti, scrittori
“nuovi” perché sono convinta che nel mare magnum dei libri
pubblicati ci sia sempre la possibilità di scoprire il Libro, quello
con la L maiuscola.
Vado
ad istinto. Seguo quello che una vocina interiore mi suggerisce. Può
anche sbagliare a volte, ma normalmente ci azzecca.
Questa
volta NON
ha affatto sbagliato! Mi ha suggerito di comperare questo libro e
sono ben felice di averle dato retta.
E'
un libro duro, crudo. Tratta di argomenti duri e violenti ma lo fa
con una leggerezza (in senso buono) eccezionale. Mette i brividi in
certi punti ma sono brividi a fior di pelle non quelli di certi
scrittori che terrorizzano o nauseano.
Ecco!
E' questa la leggerezza di cui parlo. Il riuscire a parlare di certi
argomenti senza diventare opprimente e brutale.
La
prosa è senza fronzoli, tipicamente maschile quindi, ma di grande
effetto. Una prosa che va dritto al cuore del problema. Che crea
“dipendenza”. Nel senso ovviamente che spinge a proseguire la
lettura.
La
storia narrata è cruda, dura, crudele.
E'
storia di una solitudine profonda, interiore, causata non solo da
vicende personali ma anche da lati oscuri del carattere.
E'
una storia di dolore fisico e psicologico narrata in punta di penna
da chi dà proprio l'idea di sapere cosa significa. Forse perché ne
è in contatto giorno dopo giorno. Perchè la vede, la studia, la
analizza.
Il
bianco e il nero. Il buono e il cattivo. Aggettivi usati non in modo
categorico ma relativo. A volte si confondono, si alternano.
C'è
chi è buono e dalla parte dei buoni lo è, ma comunque ha in sé
briciole e ombre di oscurità passate. Esperienze vissute, tragedie,
guerre. Oppure per ambizione personale. Buoni ma con i nei che, bene
o male, tutti quanti abbiamo.
Poi
c'è chi buono non è affatto. Che è vittima e carnefice. Che si
nutre di ombre e di odio. Poteva forse essere recuperato? Oppure in
lui, con la sua nascita era germogliato quel seme di lucida follia
che lo porta ad essere quello che è?
Difficile
sapere. Difficile fare un distinguo preciso. Ma la vita non sempre è
bianca o nera. C'è tanto grigio nel mezzo. Tante tonalità diverse
di grigio.
Sono
comunque personaggi ben delineati già dalle prime righe e che col
tempo diventano sempre più definiti. Più chiari nella loro sanità
mentale o nella lucida follia.
Devo
aggiungere ancora che il libro mi è piaciuto? Che l'ho trovato
favoloso? Non credo. :)))
Bravo
Max!!! Hai fatto un ottimo lavoro. Al prossimo libro. Intanto, un
grande in bocca al lupo per questo.
Ma
non è finita qui.
Vi
avevo promesso una sorpresa ed eccola!
Questa
volta voglio fare una cosa molto diversa dal solito. Non voglio solo
dire le mie impressioni personali sul libro.
Visto
che questo libro mi ha fatto sorgere alcune domande, vorrei
rivolgerle direttamente all'autore il quale ha gentilmente accettato
di rispondere.
Quindi...........
UNA PICCOLA INTERVISTA A
MASSIMILIANO!!!!!
Poche domande da semplice lettrice. Lo sapete tutti che non sono giornalista o critica.
Una
semplice lettrice che ama leggere e che quando trova il libro giusto,
poi pensa. :))
1
– Ciao Max, prima di tutto ti faccio i miei più vivi complimenti.
Hai scritto un libro notevole a mio parere. Sei sceso nella psiche
dei personaggi in modo egregio e ce li hai resi chiari. Quasi
familiari.
Detto
questo avrei alcune domande da rivolgerti.
Hai
scritto un libro veramente tosto parlando di violenza pura, dolore,
di reati abbietti che però purtroppo sono reali. Hai soprattutto
parlato di una profonda solitudine, di un vuoto interiore che, per
chi è più debole psicologicamente o ha problemi psichici latenti,
può portare ad una follia lucida, ad uno sdoppiamento di
personalità.
Lo
hai fatto in una maniera tale che ho avuto l'impressione che tu
questo mondo di dolore lo conosca bene. Sbaglio?
Grazie
Patricia, perché innanzitutto ti devo ringraziare. Mi poni una
domanda impegnativa, non mi nascondo dietro un dito, c'è del vero in
quello che affermi. L'abbozzo del romanzo nacque una sera di qualche
anno fa, una sera d'estate, in un luogo di vacanza, dove tutti
intorno a me sembravano felici e senza pensieri. Da qualche giorno
avevo ricevuto la confidenza di una persona a me cara, carissima, che
mi raccontava di abusi e molestie sessuali. Come nella migliore
tradizione di queste atroci situazioni, da persona molto ben inserita
nel contesto familiare, il cosiddetto "amico di famiglia".
Ti lascio immaginare lo strazio, l'elaborazione, l'idea di vendetta e
giustizia sommaria o quant'altro, tutte cose molto umane. Ebbene, nei
giorni successivi mi staccai dal clima festoso del campeggio in cui
mi trovavo e mi rifugiai in un luogo appartato con il mio portatile.
Mia moglie, che ben mi conosce, mi seguì, vide le prime righe che
delineavano il personaggio di Joshua, capì, con un bacio sulla mia
zucca pelata mi lasciò solo a percorrere quel sentiero che almeno
inizialmente dovevo necessariamente intraprendere in solitudine.
2
– Questa tua voglia di scrivere un libro simile, è un modo per
esorcizzare i problemi con i quali magari per lavoro di trovi ad
avere a che fare? Magari un sistema per analizzarli, smontarli e
cercare di comprenderli? O anche per crearti uno scudo e non
lasciarti coinvolgere troppo?
Sì,
ottima osservazione, il romanzo è la mia psicoterapia. Narro di
vicende personali, oppure viste, o raccontatemi da altri. Tutte
queste emozioni le ho scaricate a pioggia su ogni singolo
personaggio. Io sono ognuno dei singoli personaggi, o meglio ogni
singolo personaggio è la mia personale elaborazione di ciò che ho
incontrato nella mia vita. La scelta narrativa è voluta, tutto
doveva essere scorrevole e non appesantito da speculazioni che
potevano distrarre dal semplice raccontare fine a se stesso. Credo
che però gli spunti di riflessione siano parecchi.
3
– Due tuoi personaggi sono agli antipodi. Perchè però, di uno ci
si diventa amici e dell'altro si prova pena? Perchè io
personalmente ho provato pena per lui, nonostante tutto.
I
due personaggi a cui ti riferisci sono paradossalmente le facce della
stessa medaglia. Ambedue sono scesi all'inferno ma hanno compiuto
scelte differenti per risalire la china. Hanno incontrato l'amore
dandogli nomi diversi.
4
– Non tutto il bianco è bianco. Hai descritto personaggi che
sembrano innocenti e puri e invece vivono nel torbido. Ma è sempre
così nella vita reale? Secondo te, può capitare troppo spesso di
fare scoperte così sconcertanti?
Domanda
tremenda. Posso solo dirti che nei lunghi anni di lavoro in un Pronto
Soccorso da battaglia, in un quartiere ad altissima tensione sociale,
e nella mia esperienza professionale in carcere, ho potuto
tristemente constatare che sì, è drammaticamente comune incontrare
situazioni simili. Generalmente il "mostro" è una persona
che stimi e rispetti, un padre, un fratello, un caro amico di
famiglia, un sacerdote o quant'altro.
5
– In molti punti del tuo libro c'è la morte. Ma cosa è per te la
morte? E per i tuoi protagonisti? E' il momento in cui si raggiunge
la pace? In cui si pone fine a tutti i problemi e a tutte le
sofferenze e finalmente si torna a "respirare" liberamente?
Per
un personaggio
si
ha proprio quell'impressione. Come se l'avesse cercata e bramata per
essere finalmente libero.
La
morte non mi è sconosciuta, è qualcosa di tangibile. La vedo o la
contrasto ogni singolo giorno che Dio manda in terra, come tutti
quelli che svolgono lavori come il mio o simili al mio. Io la guardo
con orrore, spesso la derido, altre volte la ignoro, più
frequentemente è la misura per meglio apprezzare la vita e
valorizzare tutto quello che di bello e meraviglioso c'è
nell'esistenza umana. Il mio protagonista, non cerca il riscatto,
cerca la pace. Ogni personaggio del libro è, alla fine, alla ricerca
di qualcosa. La differenza è nei modi e nelle risorse interiori.
Personalmente credo che la morte sia una beffa assurda, tolte tutte
le riflessioni spirituali, le concettualizzazioni, rimane uno scherzo
atroce. Non ci rimane che rendere il più possibile bello ciò che
viviamo giorno per giorno. Non è un concetto egoistico o
materialista in senso stretto, ciò che di bello produciamo
umanamente è, deve essere, a beneficio di chi verrà dopo di noi.
Ecco che qui la morte perde.
Adesso,
fanciulli, che dire? Che Massimiliano ha scritto un Libro degno di
essere letto. Un libro che fa riflettere.
Grazie
infinite per averlo dato alle stampe.
Grazie
per le tue risposte sincere e...... al prossimo libro!
Qui,
vi metto IL LINK del blog di Max relativo al suo post su Joshua.
Grazie
per l'attenzione!
Patricia
Complimenti al nostro Massimiliano :-)
RispondiEliminaGrazie Ariano. Grazie a Patricia sopratutto.
EliminaIn ritardo ma al mattino mi è impossibile collegarmi.....
EliminaGrazie Ariano. Il libro merita veramente!
Grazie Max! Senza la tua adesione, restava tutto in un cassetto... :)))
Grazie a te Patricia. Grazie a te, cavoli. Son capaci tutti a compatire nella disgrazia, attiene alle persone intelligenti e buone gioire dei piccoli successi degli amici.
EliminaFigurati Max! Se il libro non mi fosse piaciuto penso che tutto questo non ci sarebbe stato!
EliminaDella serie.. sì, è carino... leggibile.... :)
Invece no, ripeto, MI PIACE!!!!!! Perchè non essere contenta per te?
Patricia complimenti per questo post fantastico ... bellissima la presentazione del libro merita davvero la lettura .. la sento una cosa molto profonda ... e per l'intervista all'Autore... veramente grazie per questa tua grande passione di raccontare e divulgare , mettono in mostra la tua grande sensibilità ...un libro da conoscere e regalare sicuramente a persone profonde.
RispondiEliminaun abbraccio grande
Giusi, ha capito più cose Patricia in un paio di chiacchierate fuori rete che molti che mi conoscono personalmente.
EliminaCiao Giusi, decisamente il libro va letto. Nonostante l'argomento è scorrevole. Scivola via come l'olio su un vetro la profondità dei personaggi e degli eventi resta tutta. E resta impressa.
EliminaMax, dici?????
Dico dico
EliminaComplimenti a te per questo post e al valido autore del libro. Vedrò di trovare questo libro che sembra molto interessante. Ciao
RispondiEliminaMi unisco ai complimenti a Patricia e ringrazio te.
EliminaCiao Mirtillo, grazie infinite.,
EliminaIo ho comperato il libro su ibs ma sono una cliente fissa e affezionata :)))
Sul post di Max ci sono i link dell'editore e di chi lo vende.
Bravi!
RispondiEliminaGrazie Ferruccio, brava, anzi bravissima Patricia.
EliminaGrazie Ferruccio!
EliminaA ri-grazie Max!
Conoscevo già Joshua, attraverso il post dello stesso Massimiliano.
RispondiEliminaContinuo a credere che non faccia per me, anche se l'intervista (bella e ricca) certo intriga, anche perché riporta tutto in una dimensione umana, la dimensione dell'autore come persona.
Bravi entrambi.
Moz-
Grazie Miki, rimando i complimenti a Patricia, è lei che mi ha rivoltato come un calzino con le sue domande.
EliminaCiao Miki, grazie.
EliminaE' vero però che è uscito un quadro veramente umano. E' questo il bello! Non solo un nome stampato su una copertina ma un Uomo dietro.
I miei complimenti a entrambi.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie Cavaliere!
EliminaBuona giornata!
Grazie cavaliere.
EliminaBen fatto ragazzi!!!!
RispondiEliminaComplimenti ad entrambi, a Pat per la sua intervista e a Massimiliano che ha saputo raccontarsi in maniera così sobria e garbata.
Grazie Nick!
EliminaAdesso però aspetto che pubblichi tu.... la prima intervista è mia eh... :))))
Sì, Max è stato davvero in gamba e sincero. Si è messo a nudo (metaforicamente parlando; è meglio specificare prima che qualcuno fraintenda ahahahaahahah)
In gamba io? Sei tu che hai fatto le domande giuste Patri.
EliminaNick, Nick, sai che mi piaci tanto.
EliminaNick, Nick, sai che mi piaci tanto.
EliminaMax.. appena verrò a Zena... almeno un quintale di fugassa di Recco eh.... ahahahahahh
EliminaMou belin la focaccia Genovese è più buona, io non do confidenza a quelli di Recco hahahaha
EliminaMou belin la focaccia Genovese è più buona, io non do confidenza a quelli di Recco hahahaha
EliminaComplimenti per la recensione. Un bravi ci vuole proprio!
RispondiEliminaGrazie Mariella! :*)
EliminaGrazie grazie grazie Mariella.
EliminaPatricia per fortuna che non sei una giornalista o una critica altrimenti il povero Massimiliano lo mettevi in ginocchio :-)... Scherzi a parte complimenti sia alle domande che alle risposte.. .Cerchero' il libro e poi faro' gli eventuali complimenti al mio conterraneo Massimiliano...senza leggerlo poi si pensa in giro che mi ha pagato :-)
RispondiEliminaUn buon fine di giornata a tutti
Il Lupo
Tra genovesi... ahahahhahahaah ops!!!!! Battuta!!!!!
EliminaSul suo blog trovi i link per l'acquisto. Io l'ho preso su ibs.
Grazie dei complimenti eh.... ma il libro mi ha ispirato!
Grazie Lupo, grazie grazie. Forse è più veloce il sito della casa editrice. Grazie ancora.
EliminaBravi e complimenti! ^_^
RispondiEliminaGrazie Glò, tutto merito di Patricia. Aaaah le donne, sempre detto che hanno una marcia in più.
EliminaEbbrava Pat!
RispondiEliminaMi è piaciuto molto quel ogni singolo personaggio è la mia personale elaborazione di ciò che ho incontrato nella mia vita, perché penso sia gratificante sapere che l'empatia poi risulti contagiosa.
Però! Ci starebbe bene un chiarimento sulla risposta alla domanda 3: Massimiliano, non hai risposto al quesito Perchè però, di uno ci si diventa amici e dell'altro si prova pena? :P e io aggiungo: era tua intenzione scatenare questo tipo di reazione? Hai provato le stesse sensazioni di Pat scrivendo e rileggendoti?
Bravo PiGreco!
EliminaIn effetti non ha risposto. Potrebbe però anche essere come dici tu.
Invece di condannare e odiare provare un sentimento meno negativo. Forse che Max non riesca a condannare e odiare ma voglia capire?
Max a te la palla adesso. ; )
Aaaah siete tremendi, mi avete beccato. Sì in effetti ho glissato per non svelare dinamiche che secondo me vanno scoperte leggendo. Tremendi, tremendissimi tremendi.
EliminaDovresti aver ben chiaro da tempo con chi hai a che fare :P
EliminaQuindi era questa la sorpresa! Il libro di Massimiliano per ora conserva il secondo posto nella lista auto-regali di Natale... subito dopo l'e-reader ;)
RispondiEliminaIvano, ma che bello, grazie.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaBello tutto: giudizio e intervista.
RispondiEliminaSarà bello anche il libro.
Ma che già sia in lista d'attesa l'ho già detto! :)
Grazie Marina, gentilissima come sempre.
EliminaBellissima presentazione, intervista interessante: mi avete intrigato, parecchio!... Adoro conoscere i retroscena di chi ha scritto. Cercheró il libro (in questo periodo mi farebbe comodo in formato digitale), mi piacerebbe leggerlo... Patty, una giornalista t'avrebbe fatto un baffo! Grandiosa... :))
RispondiEliminaGrazie Regina, concordo sul fatto che Patricia non ha nulla da invidiare a certi giornalisti, direi che il tenore delle domande è tale da far sudare (eccome) e mettere a nudo un intervistato. Per il resto, mi spiace ma il libro non ha un formato digitale.
EliminaGrazie Regina e grazie Max... ma volete che mi monti la testa?????? hahhahahahahah va beh che da ragazzina sognavo di essere la nuova Oriana Fallaci ma.... calma eh....
EliminaUn bacione ragazzi!
Bellissima intervista, io adoro conoscere l'autore attraverso le interviste e trovo che questa sia stata davvero ben fatta. Sono sempre più curiosa di leggere il libro, sono passata in libreria ma non sono riuscita a ordinarlo, quindi procederò on line, sarà il mio auto regalo di Natale.
RispondiEliminaGrazie Giulia, per i complimenti e per voler rischiare con il mio romanzo. Per l'intervista, tutto il merito è di Patricia.
EliminaGrazie Giulia, per i complimenti e per voler rischiare con il mio romanzo. Per l'intervista, tutto il merito è di Patricia.
EliminaCiao Giulia Lù,
EliminaConoscere l'autore anche se solo virtualmente è sempre una bella cosa.
Per conto mio, puoi andare sul sicuro. Max non ti deluderà.... e non per l'intervista eh... :)))
Che piacere leggere le domande e le risposte di due belle persone come voi..cosa cosa rara ai tempi nostri!
RispondiEliminaSiete meravigliosi! Grazie!
Grazie Nella.
EliminaE' Max che è stato disponibile e gentile.
E anche se lui dichiara da qualche parte di avere un caratteraccio... io mica ci credo sai... :))
Bacio stella!
Cara, carissima e dolce Nella, sono felice di quello che dici. Non mi stanco di ripetere che è stata Patricia a creare tutto ciò, compreso il clima di scambio. Credo che non debba invidiare nulla a chi intervista per professione, mi ha veramente messo in difficoltà, non erano le solite domandine promozionali. Ora capisci perché quando ci fu l'evento del blog che meglio caratterizza il 2015, il tuo e quello di Patricia li misi nella categoria dei Blogs "del corazon"?
RispondiEliminaCara, carissima e dolce Nella, sono felice di quello che dici. Non mi stanco di ripetere che è stata Patricia a creare tutto ciò, compreso il clima di scambio. Credo che non debba invidiare nulla a chi intervista per professione, mi ha veramente messo in difficoltà, non erano le solite domandine promozionali. Ora capisci perché quando ci fu l'evento del blog che meglio caratterizza il 2015, il tuo e quello di Patricia li misi nella categoria dei Blogs "del corazon"?
RispondiEliminaMax... SMACK!!!!
EliminaLa recensione e l'intervista sono state molto ben fatte e curate. Unico appunto: puoi apprezzare maggiormente l'intervista solo dopo aver letto il romanzo, per chi non l'ha letto perde un po' di completezza per mancanza di riferimenti.
RispondiEliminaSaluti a entrambi!
Marco
Certo Marco, come tutte le volte che si parla di un libro appena uscito. Sono molto riconoscente a Patricia che lo ha letto e apprezzato e mi ha donato un po' di visibilità. Come sono grato alle centinaia di persone che in soli 25 giorni dall'uscita hanno voluto darmi fiducia. Grazie per i complimenti, ribadisco che il merito della riuscita dell'intervista è tutto di Patricia Moll.
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaIncredibile posti un commento e blogger te lo pubblica doppio... poffarbacco perdincigiove.
EliminaGrazie Marco e benvenuto
EliminaLo so che forse bisognava essere più specifici però... uno non sono una giornalista e due.. colpa di Max!!!!! :)))
Scherzi a parte, voleva giustamente mantenere un po' di suspence intorno al libro.
Max... allora capita anche a te???? Bello!!!!!!!!!!!!!!!!
EliminaAdesso i casi sono due. O blogger è ammattito oppure siamo imbranati in due... ahhaahahah
La prima vero??????
Bella intervista, brava Pat! E bravo anche Massimiliano per non aver dato risposte semplici e banali, risposte che non mi sorprendono, in senso buono, perché seguendo il suo blog un po' lo conosco, non ha risposto per fare il figo.
RispondiEliminaGrazie Michele!
EliminaE' stato bravo Max però. Comunque le risposte non sorprendono nemmeno me, sai. Lui e i suoi post "inutili"... si capisce ancora più chiaramente così che quell'aggettivo, quei post, la sua verve servono a sdrammatizzaare quello che quotidianamente vede e vive.
ps magari figo lo è talmente tanto da non aver nemmeno bisogno di darsi arie ahahahahahahahhaha
pps bella l'intervista? Anche se ho invertito i colori????? :P)
(;一_一)
EliminaHahahaha er mejo figo del bigonzo
EliminaBigonzo???????? Che è? Si mangia???'
Elimina