#insiemeraccontiamo
#racconti
#fare blogging
Siamo di nuovo al 20 del mese e il giochetto mensile riparte.
Vi avevo preannunciato però un piccolo cambiamento.
Facciamo una prova?
Alle solite regole che trovate nella pagIna statica ma che ormai conoscerete a memoria per cui non ve le scrivo più, ne ho aggiunta una.
Niente di che. Soltanto una foto a cui attenersi per il vostro finale.
Potete scrivere ciò che volete come sempre ma questa volta il tema centrale deve essere relativo alla foto qui sotto:
IL TRENO
https://pixabay.com/en/adult-bench-city-indoors-man-1868256/
Potete mettere qualunque foto vogliate se lo ritenete utile purchè ripeto abbia a che fare con i treni. :)
Che ne dite?
Allora io scrivo l'incipit e voi avete tempo fino al 28 febbraio, ai primi di marzo vah.. tanto qualche ritardatario c'è sempre ahahhahahah, per scrivere il vostro finale.
Ecco il MIO INCIPIT
Battisti nelle
cuffiette cantava “c’è un treno che parte alle 7,40...”
Forse non erano
proprio le 7,40 però il treno era lì, fermo come un cannibale
vorace pronto a inghiottire chiunque gli si avvicinasse troppo.
Pauroso, eppure invitante.
Doveva smettere di
guardarlo e prendere una decisione. Salire o no?
Buon lavoro!
Myrtilla
E l'altra famosa canzone cantava proprio "il treno delle 7.30 senza lui...".
RispondiEliminaCosì Marco stava ancora aspettando.
Dare ragione a Battisti e alla Pausini?
Aspettare ancora per ricevere risposta in quel maledetto cellulare?
Nessuno lo sa, perché alle 10.35 c'è chi dice di aver visto Marco ancora lì, seduto sulla panca, pregando per un sì.
Moz-
:D :D :D
EliminaAnna avrebbe voluto morire (sotto il treno?), Marco voleva andarsene lontano, qualcuno li ha visti tornare, tenendosi per mano
Miki, botta e risposta eh... :))
EliminaPromosso!!!!!
Regina, lascia stare Anna. Ha già suscitato caos su un altro blog :))
Poi per favore nn fermate treni che mio marito è pendolare :D)
MA è FANTASTICO! bello bello questo incipit! Brava Patty!
RispondiEliminastavolta ti sei superata... :D
Ma davvero???? E allora forza! Scrivi!!!! ahhahahaa
EliminaBacio!
Ottimo. Stavolta credo di avere capito tutto: foto-treno ahahahah
RispondiEliminaAHAHAHAHAHAHHAHAHA Ma nn farti venire patemi d'animo! Lo sai che non frusto nessuno.. al limite... qualche mattarellata! prrrrr
EliminaBacio!
Un'altra occasione per fuggire via dall'Italia difficilmente mi sarebbe ricapitata. La conferma ufficiale che il presidente francese Ahmed Mahfuz aveva dichiarato "inevitabile" uno scontro "anche militare se necessario" contro la Germania "sunnita" era il preludio alla chiusura delle frontiere.
RispondiEliminaViaggiare da clandestino in quel treno stracolmo di cristiani espulsi per sempre dall'Italia mi spaventava, viste le truci leggende che circolavano attorno ai quei convogli. Avevo sentite dire che a metà strada venivano dirottati su un binario tronco e incendiati con tutti i passeggeri a bordo; o anche che, anziché fermarsi in Svizzera come da accordi internazionali, proseguivano sino in Francia dove i cristiani erano poi venduti come schiavi... Verità o leggenda metropolitana?
Decisi di rischiarmela. E pensai che, comunque, se qualcosa fosse andato storto, avevo pur sempre chilometri di binari e un treno in movimento per suicidarmi.
immagine:
https://damselinthisdress2014.files.wordpress.com/2014/06/1_1249600836_lee-jumping-off-the-train.jpg
Accidenti Ariano, un treno infernale ... che ricorda molto quello di Auschwitz!
EliminaCmq bel finale.
Marina
Che finale! Ha ragione Marina... Auschwizt... speriamo che tu ti sbagli Ariano
EliminaBellissimo! Anchese fa venire il magone 🙂
Un finale davvero evocativo. Bel pezzo.
EliminaGrande Adriano, il tuo non è certo un racconto banale e scontato.
EliminaMa Pat non era già così la scorsa volta? 😲
RispondiEliminaQuindi dobbiamo mettere la tua foto nel post e bisogna parlare di treni ...
Ho mal di testa 😥
La volta scorsa...sì,hai ragione! Era stata una cosa suggerita da Cristina mi pare.
EliminaPuoi mettere la foto che vuoi purchè riguardi un treno e preparare un finale che parli di un treno. Nella maniera che vuoi tu però
Più che altro, ieri sera ti ho risposto un po0 di corsa, scusa.. più che altro mi piacerebbe se effetivamente ci fosse attinenza con la foto mentre invece nell0edizione scorsa non c'è sempre stata :)
EliminaQuesta volta non so se potrò partecipare: non so se te l'avevo detto, ma mi sono rimessa a scrivere con una certa lena un vecchio romanzo mollato in corso d'opera. Sono di nuovo sul pezzo e non voglio allentare. Però non si sa mai, una botta di ispirazione all'ultimo momento!
RispondiEliminaComunque di seguire seguo, eh! :)
Ciao Marina, tranquilla! Si fa sempre come si riesce.
EliminaTu sai che la porta è aperta anche il giorno dopo ahhahah
Se puoi è un piacere per tutti, altrimenti ci ritroviamo al prossimo appuntamento.
Credo che rimettere mano ad un vecchio romanzo non sia cosa cosa... leggera eh... :) Buon lavoro!
Hai ricevuto il mio capolavoro? :)
RispondiEliminaCri
No Cristiana! Mi hai mandato il finale? Non ho notifiche nè altro...
EliminaRicevuto Cristiana e ti ho risposto :)
EliminaBello davvero! Speriamo che quest'esempio sia seguito da quelle che non trovano la forza per allontanarsi
Grazie e un abbraccio!
Sì grazie Patricia!
EliminaSei molto gentile.
Cristiana
Un abbraccio Cristiana
EliminaCiao Pat. Spero di aver interpretato bene la novità! Ecco il mio finale http://accidentaccio.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-18-il-treno.html
RispondiEliminaPerfettamente Barbara! ed è anche un bel finale il tuo ma avrai letto il mio commento nel tuo blog :)
EliminaGrazie e buona serata
L'altoparlante annunciava la partenza di quel treno. Le mie amiche mi chiamavano dal finestrino: "Dai, sbrigati! Il treno parte."
RispondiEliminaIo guardavo verso la stazione, speravo di rivederti correre verso di me per salutarmi.
La vacanza era finita,ti avevo conosciuto l'ultimo giorno , sulla spiaggia, quell’ultima sera, suonavi la chitarra e noi cantavamo a squarciagola le “emozioni” di Battisti. Mi dicesti che saresti partito per il servizio militare fra qualche giorno, Forse stava nascendo qualcosa fra di noi, la vita aveva deciso di farmi un regalo ma quella volta me lo ha portato troppo tardi.
Salii su quel treno e urlai: “Arrivooo!”
Seguirono altri regali nella mia vita e quel treno mi portò a riceverli in tempo.
https://pixabay.com/en/train-vias-railway-rails-rail-2053874/
Patricia, grazie per l'occasione che mi dai di elaborare ed esprimere i miei ricordi. Bacio grande.
Bellissimo questo finale Verbena!
EliminaGiustamente bisogna salire sul treno qualunque prezzo costi, potrebbe anche riservarci belle sorprese :)
Grazie stella! Ciaoooo
I treni poi, donano sempre tantissimo. Mi è piaciuto molto il tuo finale. Bravissima.
EliminaDavvero bel finale Verbena, complimenti :)
EliminaEcco il mio post:
RispondiEliminahttps://acquamari.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-18.html
Baci.
Grazie Mariella,
EliminaScusa il ritardo ma oggi connessione kaputt... grrrr
Ecco il finale di Herr Vincenzo Iacoponi che lo manda sempre a Mariella la quale ad un certo punto mi chiecerà la percentuale 😂😂😂😂😂
RispondiEliminaCi aveva messo quasi due ore ad arrivare alla stazione per salire su quel treno. Taxi non ne prendeva; autobus non ne passavano a quell'ora e a piedi con la sua infermità era un cosa grave, perché il piede sinistro cominciava a fargli male dopo un centinaio di passi, e doveva fermarsi, poi ogni due minuti una sosta e mano mano iniziava a dolergli tutta la gamba sinistra, poi anche la destra che sopportava il suo peso quasi da sola. C'era nato così, col piede sinistro storto all'interno e la gamba più corta di sette centimetri. Aveva piantato la scuola alla terza media, lui che era il più bravo in matematica, perché nn ne poteva più di essere lo zimbello della sua classe e di tante altre. Il suo modo di claudicare, praticamente il suo doversi annodare intorno alla spina dorsale spingendo la spalla destra in alto e in avanti e abbassando l'altra sembrava la movenza goffa di un giullare. E se qualcuno a volte gli chiedeva come stava lui sentiva la nota di ironia schiaffeggiarlo in pieno viso. Ogni volta. Neanche dirlo che non aveva mai avuto una ragazza, e chi sarebbe mai andata con uno così, a farsi ridere dietro da tutti.
Finché era arrivato Facebook e l'anonimato, l'oscuramento del web. Scrivere scriveva bene assai, non gli era stato difficile lasciar credere di essere un normale, con due gambe della stessa lunghezza e due piedi sani. Chi va a pensare di stare a scrivere ad uno storpio? Ragazze ne aveva conosciute parecchie. Le foto erano appariscenti. Lui non aveva mai postato una foto, anche se gli era venuta in mente l'idea di metterci una fotografia di suo fratello, quando era della sua età. In casa ce n'erano una quantità e suo fratello viveva in Canadà con la famiglia. Era più grande di lui, tanto di più, quindici anni più vecchio. Non gli avrebbe detto niente anche se lo avesse scoperto. Ma aveva visto che circondandosi di mistero sembrava attirare le ragazze come le mosche il miele. Tante ragazze, fino a che era arrivata Daniela, da una città grande del nord. Daniela era la più bella di tutte. Dire che lui se ne fosse innamorato a colpo era dir poco della verità. La sognava ogni notte, ad occhi aperti nel buio della sua stanza.
Poi Daniela gli aveva scritto che voleva conoscerlo e lo aveva invitato a casa sua.
Non aveva saputo risponderle di no. Adesso stava su quel maledetto marciapiedi, il treno era lì, le porte tutte spalancate, un biglietto in tasca, ma non si decideva a salire. Che sarebbe successo quando Daniela se lo sarebbe trovato davanti? Gli aveva promesso di aspettarlo al binario d'arrivo. Cosa sarebbe successo quando lo avrebbe visto camminare con la spalla destra che si alzava, la sinistra che si abbassava e lui che si avvitava intorno alla sua colonna vertebrale come un serpente?
Arrivò il Capostazione con il fischietto ed il segnale di partenza nelle mani. Aveva pochi secondi per decidere. Era rimasto lui solo sul marciapiedi. Il Capostazione gli diede un'occhiata, poi alzò il segnale verde e lasciò partire un fischio lacerante. Le portiere si chiusero automaticamente tutte insieme ed il treno si mosse.
Lui restò un attimo fermo, poi si girò e si incamminò per tornare a casa. Ci avrebbe messo altre due ore.
Avrebbe fatto in tempo a cancellare tutto il suo profilo da Facebook prima che Daniela partisse da casa sua per andare alla stazione a riceverlo.
Hai fatto bene Pat!
EliminaMa devo postarti anche quello di un blogger che non conosco, ma è passato da me ha letto e mi ha lasciato il suo.
VEngo subito a vedere allora!
EliminaCiao, molto interessante il tuo blog.
RispondiEliminaMi sono iscritta ai tuoi lettori fissi.
Se ti va ti aspetto da me.
vivereromance.blogspot.com
Ciao Rita, benvenuta innanzitutto.
EliminaGrazie della visita e dell'iscrizione. Vengo a curiosare senz'altro.
Buon weekend
Ciao, Pat. T<nto per non smentirmi ho inviato il mio finale a Mariella. Dovrò veramente oagarle i diritti, poverina , ma il guaio è -almeno stavolta- che appena ho letto il suo mi è venuto su il mio e io sono fatto così, cotto e mangiato.
RispondiEliminaNon vi arrabbiate. In Germania da anni gira una sottoscrizione a favore dei bambini, si intitola "Ein Herzt für Kindern", Si vede un gigantesco cuore rosso e la scritta Un cuore per i bambini. Ma ne occorre uno più grande per le vecchiette ed uno immenso per i deficienti.
Ciao, Pat e tanta salute.
Ciao Vincenzo!
EliminaMa allora mi ami ancora!!!! Fiùùùùù! Menomale! ahahaahahahahah
Non ti preoccupare ci siamo aggiustate lo stesso.
Deficienti??? Dove????????
Ma va! Capita a tutti di sbagliare!
Bacio!
Ciao Pat! Ho pubblicato il finale, per altro scritto poco tempo dopo aver letto il tuo incipit... un'ispirazione strana ;)
RispondiEliminahttp://lanostralibreria.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-febbraio-2017.html
L nostra Glò diventa fantascientifica con il viaggio nel tempo!! Wow!
EliminaGirò sui tacchi e se ne andò, non poteva lasciare tutto per inseguire quel sogno. No, il treno per ora poteva aspettare.
RispondiEliminasinforosa
p.s. in ritardo perché mi era sfuggito.
ahahhahahah perdonata!!! ahhahahaha
EliminaSei molto decisa però! Nom il treno aspetterà! Forse non portava verso qualcosa di veramennte importante!
Ciao e grazie!
Ecco il finale di Carlo Calati che lo ha lasciato da me:
RispondiEliminail fatto è che quel treno con lei non c'entrava nulla, la direzione era contraria alla sua logica, la destinazione una vera follia e questo l'attirava. cincischiò fino all'ultimo con le frange della sciarpa sperando che quel convoglio se ne andasse e invece restava lì immobile e sbuffante come aspettasse solo lei. alla fine si alzò, si avvolse la sciarpa attorno al viso come un rapinatore e con un passo esitante salì sul vagone. era un'assurdità, lo sapeva bene, ma una volta che il treno si mosse lei si lasciò risucchiare dal passato come non fosse ancora accaduto.
massimolegnani
(orearovescio.wp)
Sembra che l'autore in realtà si chiami Massimo Legnani del blog "orearovescio".
EliminaNon so perché si è firmato Carlo Calati.
L'ho trovato bellissimo.
EliminaMi hai battuta sul tempo! ahahhaahh Ti ho appena scritto che lo facevo. ahhaha
EliminaSiamo due... "streghe"! ahhahahahahaha
Grazie infinite! Buona domenica
E'davvero bello! L'incertezza, l'insicurezza.. il salto nel buio... quello che in fondo è la vita!
Eliminaalla fine sono riuscito ad approdare qua :)
Eliminami complimento per la tua simpatica iniziativa che se non ho capito male prevede due possibilità: o lasciare un brano qui tra i commenti o pubblicarlo sul proprio blog. giusto? questa volta ho fatto dei bei pasticci (ho scritto d'istinto leggendo il brano di Mariella) ma vedrò di essere più corretto per le prossime edizioni :)
(il mio nick è massimolegnani ma blogspot non mi accetta come utente wp e ha voluto i miei dati anagrafici autentici, gruppo sanguigno e precedenti penali compresi :))
un saluto
ml
Ciao Carlo benvenuto.
EliminaE' un piacere averti nel gruppo. Il primo marzo pubblicherò il riepilogo con tutti i finali e i relativi link. Poi al 20 di marzo si ripartirà con una nuova puntata.
Le regole sono semplici.
Da un mio incipit si scrive un finale inerente anche alla foto che metto. 200/300 battute o 200/300 parole. O anche tutti e due se l'ispirazione c'è ahahhaah
Si può postare qui, qui e sul blog personale o solo sul blog personale indicando però qui nei commenti il link in modo che io possa aggiornare il riepilogo e non mi perda per strada dei finali.
Niente di particolare. Qui nessuno vince e nessuno perde. Si gioca! Ci si confronta in armonia. Almeno, finora è stato così. Ci siamo sempre divertiti anche ad agosto quando tutti insieme ci siamo presi in giro alla grande!
Ah, dimenticavo. Se vuoi mettere una foto o un video liberissimo di farlo
Vado aed aggiornare il mio riepilogo.
Ciao e a presto!
Ciao Pat, in ritardo ma ci sono. Ti lascio il link dove leggere il mio finale.
RispondiEliminaUn abbraccio
https://ofeliapride.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-18.html
Non sei in ritardo!
EliminaLetto e apprezzato molto. Spero proprio che presto sarà possibile vivere l'amore con serenità per tutti
Grazie e bacio,
Quando, salite le scale, giunse ai binari, sentì la voce dall'altoparlante che annunciava " è in partenza dal binario 1 il treno
RispondiEliminaGenova-Nizza-Barcelona. Inevitabilmente, le venne in mente la canzone di Battisti che nelle cuffiette cantava
“c’è un treno che parte alle 7,40...”e le parve di buon auspicio.
Senza fare il biglietto, corse al binario uno trascinando il pesante trolley e salì trafelata , togliendosi poi gli occhialoni
neri e la parrucca rossiccia, prima di entrare nel primo scompartimento disponibile.
Ebbe anche il tempo di togliersi lo strato di fondotinta e tutto quel kajal che le contornava gli occhi,
nonchè quell'impiastro di rossetto che le deformava la bocca, prima dell'arrivo di altri passeggeri.
Si semtì fiera di quel piano che aveva preparato con accuratezza e , per la prima volta dopo mesi di paura,
si sentì al sicuro. La decisione di attuarlo l'aveva presa la sera prima, dopo l'esnnesima telefonata di minacce,
dettagliata nei particolari di ciò che 'lui' le avrebbe fatto se non avesse accettato d'incontrarlo.
Per la prima volta considerò positivamente il fatto di essere sola al mondo.
In qualsiasi luogo decidesse di scendere da quel treno, qualsiasi lavoro fosse stata costretta a fare, non aveva importanza :
quel senso di libertà che sentiva crescere dento di lei era inestimabile
FOTOGRAFIA
https://mail.google.com/mail/u/0/?ui=2&ik=7d4baedae3&view=fimg&th=15a606fa24173a01&attid=0.1&disp=emb&realattid=ii_izffyh9l0_15a606843a832f74&attbid=ANGjdJ-h6HeDw9UiJcOtpjvPC1N9TRe6NLlSH39E6zodsXDtvvQcmiqJPc9gfeov44DA1b6DibLhXHhjj8YM4g__PQifuBOp4JnjovgRF-ThMrf1fYgnIcu2KPmleag&sz=w652-h310&ats=1488186303787&rm=15a606fa24173a01&zw&atsh=1
Cristiana
Cris... scusami! Mi sono dimenticata di aggiungere il tuo finale!!!! Tra la connessione a balzi e saltelli, trenta cosa da fare contemporaneamente... mi sono dimenticata!
EliminaHai fatot bene ad aggiungerlo! Grazie!
Bello il finale di Cristiana, ci lascia la possibilità di immaginare ciò che vogliamo!
EliminaConcordo!
EliminaCi sono!
RispondiEliminaTi lascio il link al post: https://francescavanniautrice.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-18.html
Un abbraccio, Franny
Grazie Franny, arrivo subito!!!
EliminaBacio!
Ciao cara...mi sono presa una pausa narrativa tra un lavoro e l'altro...e sono molto contenta d'averlo fatto.Tra l'altro niente mi ha ancora disturbata...che debba preoccuparmi?
RispondiEliminaUn abbraccio e grazie!
Ecco il mio finale:
https://melorenza.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-18.html
Shtttttt Lorenza... non dire nulla! Lo sappiamo che le rogne hanno orecchie da elefante ahhahhahhaha
EliminaGrazie infinite stella
Buona settimana
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMia bella Patricia ecco il mio finale, la foto te la mando via mail.
RispondiEliminaMise un piede sul gradino e fece per salire ma, un fischio la distolse dall'appoggiare anche l'altro e rimase in equilibrio precario su una sola gamba, girò la testa e vide uno sbuffo di fumo bianco fuoriuscire da un fumaiolo nero antracite, incuriosita scese, riacquistò una posizione stabile e percorse tutta la piattaforma svoltando poi a sinistra per raggiungere il binario su cui sostava una vecchia locomotiva a vapore tirata a lucido, il fumaiolo sbuffò di nuovo come se volesse salutarla, si avvicinò e su un volantino pubblicitario attaccato alla prima carrozza lesse :
" Se ami la lentezza e pensi che il viaggio sia più importante della meta, sali e accomodati, non rimarrai delusa. "
Salì e si fermò sul vestibolo fin quando le bielle cominciarono a muoversi producendo il tipico rumore dei treni alimentati a carbone, Battisti adesso cantava:
" Che ne sai di un bambino che rubava
e soltanto nel buio giocava
e del sole che trafigge i solai, che ne sai
e di un mondo tutto chiuso in una via
e di un cinema di periferia
che ne sai della nostra ferrovia, che ne sai ... "
Entrò nell'abitacolo semi vuoto, si sedette sul cuscino adagiato sul sedile di legno, si appoggiò alla spalliera, incrociò le braccia e guardò fuori dal finestrino; lo spettacolo stava iniziando con il paesaggio complice dei suoi pensieri.
Grazie stella!
EliminaVivere il sogno al di là di tutto! Vivere come va bene per noi e non come vogliono gli altri! Bellissimo!
Grazie!
Eccoooomiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!...
RispondiEliminaed ecco il mio finale, Pat. Ci sono arrivata pelo pelo ;)))
http://diariodiunadonnasenzaimportanza.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-18-by-myrtillas.html
A domani per il riepilogo ^_^ non ho ancora avuto modo di leggere nulla :(((
Grazie! Aggiornato il riepilogo tra moccoli e bestemmie.
Elimina4 volte l'ho rifatto! Oggi blogger mi ha fatto impazzire.
Scusatemi ma non è colpa mia. Sarà un problema di blogger o di codice del blog...non so!
Pat, non sono una grande esperta. Odio blogger come nessuno. Ma non sarà mica un problema di formattazione? Ovvero, hai mai provato a levare la formattazione originale dal copia incolla e uniformare il tutto?
EliminaAmore, e che significa?
EliminaIo sono imbranata sul serio!
Io ho copiato su una pagina di word e poi ho fatto tutti i caratteri uguali. Fatto copia e incolla ed è venuto com voeva. Addirittura blogger mi cambia carattere in certe righe di buzzo suo. A volte certe pagine le riscrivo 4 volte!
Eh no! E qui l'errore... per quel poco che ne capisco io dovresti costruire il riepilogo direttamente in bozza su blogger. (Ma puoi correggere anche copiando da word). Dopo aver copiato e incollato devi levare la formattazione originale con la t barrata (mi pare), dunque riaggiustare il testo col carattere che preferisci e riallineandolo. Se vuoi fare dei tentativi anche in futuro possiamo provarci...
EliminaTi lascio il finale che la mia amica blogger Elisa di "Leggere volare" ha lasciato da me:
RispondiElimina"Certo che salgo. E’ la quarta volta che vado a Venezia ma è una città così struggente e ho piacere che la veda anche lui, che invece non l’ha mai vista. Dicono che sia la città dell’amore, romantica per eccellenza. Ebbene finalmente ci vado con un uomo che ho nel cuore. Se non ricordo male ci sono stata con un’amica di vecchia data, con una specie di ex e con mio figlio. E’ ancora così forte e struggente il ricordo dentro di me. E mi ricorda subito Bologna e i treni che ho preso con Daniele. Lacrime silenziose solcano il mio viso, non dovrei davvero cominciare un viaggio così ma non riesco proprio a fermarle. E adesso chissà che penserà. Interrogatorio di III grado e vorrei tanto che tutto questo invece rimanesse dentro di me, silenzioso e privato. Anche la città in cui stiamo andando ha un silenzio bellissimo, un silenzio che non ho sentito mai in nessun posto, fatto solo del rumore dell’acqua che si infrange sugli scalini e sui moli. Un silenzio in cui puoi perderti per quanto è grande. Venezia è una città magica e durante la settimana ci sono meno turisti e quindi sarà più bella. Conosco i suoi vicoli ma mi piace scoprirne di nuovi e assaggiare di nuovo il baccala come lo cucinano lì e anche entrare di nuovo nella magnifica Sala dei Dogi e rimanere folgorata dalle sue dimensioni e dalla sua bellezza. Una città da mangiare piano piano assaggiando i suoi sapori e i suoi piatti, una città da respirare, una città da ammirare e una città da ricordare. Perché una volta che ti è entrata nel cuore non se ne va più."
Un inno a Venezia, delicatissimo.
Hai ragione Mariella. Delicato. Dimostra una grande sensibilità!
EliminaGrazie infinite anchd a Elisa.
E grazie a te, segretaria 😊😊😊😊😊
Oh, quanti caffè ti devo se mai ci incontriamo!
Prego! E intanto segna i caffè!
EliminaSmack.
Grazie anche da parte mia... non giro molto nei blog e pensavo che rimanesse confinato da lei ma sono contenta comunque... bella idea
EliminaFigurati Elisa! E' stato un piacere per noi. Se non crea problemi a te...
EliminaGrazie e se ti interessa il 20 marzo si riparte! Ciaoooo
Coff, coff, coff! Ci sono anch'io, sul filo di lana!
RispondiEliminahttp://dolcezzedimamma.blogspot.it/2017/02/di-insieme-raccontiamo-18-il-treno.html
Grazie stella! È un piacere averti di nuovo con noi.
EliminaCiaooooo
Ce l'ho fatta ;P
RispondiEliminaEcco qui il mio finale https://marinathinkcreative.blogspot.it/2017/02/insieme-raccontiamo-n-18.html
Un bacio!
Marina
E' di nuovo sparito il commento... blogger mi odia!!!!!!
EliminaTi ho risposto stamattina e non c'è niente... mah!
Grazie a te della partecipazione!
Sig!!! Patricia non ti voglio far bestemmiare oltre, non impazzire per legare il mio racconto al riepilogo, l'ho pubblicato in super ritardo. Sappi però che nonostante la mia quasi latitanza dai blog, continuo a leggerti e continui a darmi spunti e idee.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Lo metto qui sotto tra i commenti e va bene così:
Era giusto partire per l'erasmus, proprio ora che aveva trovato l'amore?
Questo era un treno amico? Lo avrebbe portato a esperienze costruttive o distruttive per il suo futuro?
Dodici mesi, sono un'eternità per un rapporto appena nato. Marco aveva fatto la domanda molto prima di quella stupenda serata, in cui complice il freddo pungente, che li aveva portati a tenersi stretti, stretti sotto i portici di Bologna per riscaldarsi. I loro visi si erano sfiorati e non vi era stato bisogno di dire nulla, nulla era stato detto e sancito, però da quella sera facevano copia fissa. Con nessun altro si era trovato così bene, loro due erano in grado di riempire il tempo anche senza dirsi nulla, le emozioni passavano a pelle, bastava uno sguardo, un sorriso, un sospiro.
Anna sapeva che doveva partire, non le aveva mai detto resta o vai. Ora le mancava non fosse lì, si erano salutati la sera prima, quella mattina lei aveva il suo primo tirocinio.
Seduto sulla panchina della stazione si rimirava le scarpe, salire o restare? Quando "Marcooo!" Lei.
Anna che correva lungo la pensilina, bella sorridente con i capelli al vento. Si alzò e gli corse incontro prendendola tra le braccia, il cuore che le scoppiava nel petto, le parole che non uscivano per l'intensa commozione. Il treno fischiò. Non ci fu bisogno di lunghi discorsi se non stringersi, e suggellarsi nell'ultimo bacio e "Vai ti aspetto.", "Vai o farai tardi al tuo tirocinio."
Lasciò la mano di Anna sul predellino del treno, mentre il capostazione segnalava la chiusura delle porte. Un ultimo saluto dal finestrino, poi la Spagna attendeva.
Ma dai, Annina, ti lasciavo fuori della porta??? Ma figurati!
EliminaPoi non è mica colpa tua se son venuti fuori sti casini.
Speriamo di risolvere per il prossimo mese.
Bello il tuo racconto. Romanticona!