Dal blog di KLY iniziativa
M 25 SFIDA ALL'ULTIMA PAGINA 2017
Ho comprato con alcune titubanze un ebook che credevo a sfondo religioso.
M 25 SFIDA ALL'ULTIMA PAGINA 2017
Ho comprato con alcune titubanze un ebook che credevo a sfondo religioso.
Invece mi sono
trovata a leggere con vero piacere e senza smettere un libro che ha
sì una profonda religiosità ma relativa all’essere umano non solo
ad un Dio.
Sto parlando di Solo
un uomo di FRANCESCA A. VANNI
Su AMAZON
59 pagine in cui ci
viene presentato un Gesù umano, sofferente. Un uomo in croce. Non un
Dio in croce. Un uomo che sente la morte arrivare, che non ce la fa
più e tra un gemito e l'altro, rivede la sua vita, gli affetti, gli
amici, i traditori.
Un Gesù che
inchiodato su quel legno dimostra la sua vera natura umana soffrendo
e gemendo, dubitando e credendo. Con visioni che stanno oltre il
confine dell’umano, in bilico tra allucinazioni da dolore folle,
forse una sorta di coma, e veri e propri incontri con esseri che
già hanno varcato il confine tra questo mondo e l’altro.
Piacevolmente
stupita per lo stile lieve nonostante l’argomento, per la
trattazione del dolore che rende tutti uguali, uomini e dèi, mi
sono ritrovata a provare pena per questo Yeshua e a sentirlo vicino.
Più vicino, molto più vicino, di quando lo studiai a catechismo.
Chapeau a Franny!
Nonostante l’argomento difficile se l’è cavata egregiamente.
Così mi sono venute
spontanee alcune domande a cui gentilmente Francesca ha accettato di
rispondere in una chiacchierata amichevole.
D - Da quasi atea, o
per lo meno, da persona in rotta col Padreterno da anni, ho comperato
il tuo libro titubante. Non amo gli argomenti religiosi né gli
estremismi e ultimamente proprio gli estremisti si nascondono
ovunque, non solo tra gli islamici, checché se ne dica.
Dopo averlo letto,
il primo pensiero che mi è venuto in mente è stato: certo che se
anche gli uomini di chiesa parlassero di Gesù in questo modo lo
sentiremmo molto più vicino, più simile a noi. Uomo, insomma, e non
soltanto figlio di Dio.
Vorrei chiederti
come mai hai scelto proprio Gesù come protagonista del tuo primo
libro e perché hai voluto guardare la sua sofferenza dalla sua
croce. Perché in fondo, è proprio Lui che parla e ricorda.
R – Grazie
anzitutto per questo spazio, Patricia, sono più che lusingata per il
tempo che mi dedichi.
Perché Gesù?
Vorrei tanto dire
che c’è stato un motivo particolare ma come succede quando si
scrive, c’è tutta una serie di motivi che si sono addossati l’uno
all’altro.
Il primo sono le mie
radici cattoliche, abbandonate per svariati motivi per intraprendere
anni fa la via del buddhismo.
La seconda ragione è
la riflessione sul dolore, sul senso del sacrificio e su un Dio che
c’è ma forse non c’è: chi meglio di suo figlio poteva incarnare
questi dubbi?
Il terzo è una
serie di riflessioni di una notte insonne: non dormendo ho iniziato a
vagare col pensiero ed ecco come è venuto fuori il libro.
D – Un Dio che c’è
ma forse non c’è… aggiungo che forse non si chiama Dio ma in
mille altri modi.
Non è possibile che
sia un unico Dio ma che siamo noi uomini a dargli nomi diversi?
Soprattutto a farlo ragionare come fa comodo ad alcuni di noi?
Leggasi uomini di chiesa di qualunque religione? Ok, domanda
difficile ma io me la pongo spesso e sovente mi arrabbio pure.
R - Dio, Allah,
spiriti degli antenati... secondo me è tutta la stessa grande
energia universale che ci permea e ci eleva a qualcosa di spirituale,
non solo carne e sangue. Se poi parliamo di strumentalizzazione
religiosa, sfondi una porta aperta: ho sempre pensato che le grandi
istituzioni religiose, tutte quante, siano un modo che l'uomo usa per
porre il controllo su altri uomini e ottenere il potere. Esempio: se
Cristo ha detto "amatevi l'un altro come io ho amato voi",
perché la Chiesa esclude le persone omosessuali? Perché promuove
guerre di religione? Non sono questi comportamenti sbagliati? (nota:
esempi simili si possono fare anche con l'Islam, l'Ebraismo, lo
Scintoismo...)
D – Yeshua ripensa
alla madre, agli amici. Ripensa anche a Giuseppe che lo ha allevato e
amato come un figlio. Quanto contano gli affetti per te? E credi che
in un momento come quello possano dare sollievo o per lo meno
attutire la paura della morte?
R - Per me gli
affetti, quelli veri, sono il legame più importante che una persona
possa avere e prescindono dai legami di sangue.
E nei momenti di
dolore sono una delle poche cose alle quali una persona può
aggrapparsi.
D - Gli affetti
come un punto fermo, Un approdo sicuro in caso di burrasca. Ne sono
convinta anch’io per esperienza personale.
E dove si trova il
punto fermo del tuo Yeshua secondo te? Solo nella sua fede nel
Padre? Perchè a me pare che nonostante il tradimento abbia anche e
ancora fede nell’uomo.
R - Il punto fermo di Yeshua, come si evince nelle mie pagine, non è la fede in suo padre. Quello è un punto di arrivo sofferto e tormentato. Il punto fermo sono le persone che sono lì con lui, nonostante tutto: Yehudah, Myriam, Yochanan, sua madre, persino i poveracci che lo piangono in silenzio. Sono fermamente convinta che il bello della figura di Yeshua sia proprio questo: amare le persone per ciò che sono, nel bene e nel male.
D – Forse sei
religiosa più di me e ci vuole anche poco ma credi in un aldilà di
luce e amore?
Un luogo non luogo
dove ritrovare gli affetti e finalmente quella pace che in vita è
mancata?
R – Essendo
buddhista, io credo nel Nirvana dove finalmente lo spirito può
congiungersi all’energia universale e liberarsi del peso umano.
Quindi sì, credo in un mondo spirituale migliore di questo.
D – Non voglio
farti domande personali né chiederti perché parli con così tanta
sapienza del dolore, però ho avuto l’impressione che sia un
argomento che conosci bene.
Che sia fisico o
psicologico se ho visto bene, questo dolore ti ha comunque segnato e
insegnato. Ma cosa è per te il dolore?
R –Sì, hai
scritto bene. Conosci il dolore da vicino, è sempre stato con me da
quando sono bambina e lo conosco bene.
Che cos’è il
dolore per me?
Un banco di prova,
una molla per reagire, andare avanti e trovare forza nuova.
Dico sempre: peccato
per chi non ha mai sofferto in vita sua, perché la vita non saprà
mai apprezzarla sul serio.
D – Indubbiamente!
E’ un po’ come per le persone che vogliono parlare di cancro ma
non sanno cosa è, per loro fortuna. Però danno giudizi e consigli.
Ahimè! Sto andando fuori discorso, scusa.
Per tornare in tema, dal
tuo discorso mi pare di capire quindi che ritieni il dolore
indispensabile nella vita per crescere, maturare. Capire qualcosa di
più della vita stessa e di conseguenza affrontarla con un altro
stile.
Quanto può essere
utile? E per te che sei buddista, scusa la mia ignoranza totale in
materia, questo Yeshua è più uomo o più figlio di Dio?
Sì, il dolore ha la sua utilità. Come fai a sapere quanto è bello ridere se non hai mai pianto? E se non ti sei mai fatto male, come apprezzi la salute? Consiglio: guardate "Inside Out" per capire meglio!
Per me che sono buddhista, Yeshua è come Siddartha: un uomo come tutti noi che ha trovato in sé la forza di elevarsi, di migliorare, di scegliere lo spirito sino a unirsi al Tutto. Questo deve essere il messaggio: essere uomini non significa fallire, tanto meno doversi abbassare a istinti gretti e meschini. Come il gabbiano Jonathan Livingston, anche noi possiamo volare alto.
A questo punto, non posso che ringraziare Franny per aver accettato questa piccola e informale chiacchierata. È veramente una gran bella persona!
E anche per aver scritto questo libro che sa di religiosità molto più di certi discorsi di ottusi prelati e riesce a non essere fastidioso. Tutt'altro! E' umano, doloroso, coinvolgente.
Ora più che chiedervi, E voi lo avete letto? non faccio altro.
Myrtilla
Complimenti!! Hai fatto un bel lavoro!!
RispondiEliminaMi chiedo come hai fatto per poter chiaccherare con lei.
podi-.
Buongiorno Carlos, ti rispondo direttamente con il beneplacito della bravissima padrona di casa (che spero non mi uccida!).
EliminaPatricia mi ha contattato attraverso il modulo mail che cè presente sul mio blog e mi ha proposto un'informale conversazione sul mio primo romanzo (primo, poiché settimana scorsa è stato appena editato il secondo).
Grazie per il tuo interesse, se vorrai passare per il mio blog mi farebbe molto piacere.
@Patricia: grazie per il piccolo spazio!
Ciao Carlos, ciao Franny.
EliminaNon picchio nessuno io, tranquilli! ahhahha Al limite uso il mattarello ahahhaahahhaahha
Grazie per i complimenti Carlos. Il libro merita veramente. Molto ben scritto. Prende dentro.
Grazie a te Franny per la pazienza he nìhai messo con me :)
Un bacione ad entrambi
Cara Patrizia, devo ammettere che sei una assidua lettrice, complimenti.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomasino.
EliminaE' un periodo in cui riesco a leggere parecchio :)
Bacio stella!
Complimenti per l'intervista. Io mi permetto di sottolineare l'uscita del suo secondo libro "Nel tuo nome". Se ti è piaciuto il primo…. :-)))
RispondiEliminaGià in lista Daniele! :) Ammucchio nuovamente un po' di soldini.
EliminaGrazie per i complimenti. Eroil mio sogno di bambina. Volevo essere la nuova Oriana Fallaci. Beh.. insomma! Non ci sto assolutamente vicino ma mi diverto lo stesso. :)
Ciao Patricia, sono io che devo ringraziarti per avere letto il libro e anche per questo spazio sul tuo blog.
RispondiEliminaSei stata davvero gentile e sono molto contenta che "Solo un uomo" non abbia deluso le tue aspettative.
Un abbraccio, Franny.
Ma figurati, Franny!
EliminaSai che parlo deilibri che leggo. Questa volta ho voluto fare qualcosa di diverso e ti ho... tormentata ahhahahah
Bacio!
Ti ho anche inserita nella pagina #iostocongliesordienti
Eliminae nella sfida di Kly!
Ciaoooo
Grazie di cuore, ho un debito gigantesco!
EliminaBaci
Ma va!!! 😊😊😊
EliminaHo letto la versione cartacea e ora ho questo prezioso libretto che ho apprezzato molto per il pensiero di Francesca che sottolinea quanta sofferenza possa esserci in ognuno di noi.
RispondiEliminaCri
Pensavo anch'io di prendere la versione cartacea poi il marito mi ha "sistemato" in modo che potessi ordinare ebooks su amazon e così via! Anche perchè sinceramente incomincio a non sapere pi dove mettere i volumi!
EliminaIl libro è veramente bello. E' potente, se mi passi il termine. E' un'esplosione di umanità e di dolore di un uomo ma he potrebbe essere di tutti quanti noi.
Ciaooooo
Complimenti ad entrambe per la bella intervista.
RispondiEliminaSaluti a presto.
Grazie Vincenzo!
EliminaSTo... giocando e mi diverto! ahhahaha
Un abbraccio
Era nella lista dei desideri, poi ho provato ad ordinarlo settimana scorsa ma ho avuto problemi, adesso ci riprovo!
RispondiEliminaVersione cartacea vita natural durante 😅
Brava Patri a farle l'intervista e darle visibilità 😊
Marina
Io ritengo che meriti veramente, quindi perchè non condividere?
EliminaIntervista interessantissima!
RispondiEliminaAdesso comprerò sia il secondo romanzo di Francesca che il tuo libro di poesie (sparkling! Occhietti che brillano!) così ad agosto me li porto via al mare e me li godo tutti come Gollum!
Sì!!!!
Bacioni, Luzia
Ciao Lucrezia, ti ringrazio molto anche a nome di Francesca.
EliminaIl mio però è solo un ebook perchè c'erano troppe poche pagine per stamparlo.
Grazie dei omplimenti. Francesca è stata brava e paziente con me. Sai, non sono giornalista. Soltanto... pasticciona ahhaha Bacio!
Complimenti per l'intervista, ho letto questo primo libro di Francesca e ne ero rimasta entusiasta, ora mi accingo a leggere il secondo, poi vi saprò dire.
RispondiEliminaUn abbraccio
Grazie Ofelia. Ti confesso che tu sei stata una spintarella nell'acquisto :)
EliminaIl secondo di Francesca arriverà presto anche per me!
Bacio