Questo libro partecipa alla SFIDA ALL’ULTIMA PAGINA – READING CHALLENGE 2018
DI
Kly e Denny del blog http://tucc-per-tucc.blogspot.it
che ci hanno sfidato con questo POST
http://tucc-per-tucc.blogspot.it/2017/12/sfida-allultima-pagina-reading.html
Rondini
d’inverno
M.
De Giovanni
Einaudi
Editore (2017)
Il
commissario Ricciardi, l’amico malinconico e schivo, chiuso in se
stesso per proteggere un segreto terribile; l’amico che si vorrebbe
consolare e al tempo stesso scrollare; l’enigmatico uomo che dietro
ai suoi occhi verdi nasconde un tormento che non ha fine….
Sì,
il commissario Ricciardi è tornato ma questa volta forse armato di
un coraggio che non pensava di avere. Niente a che fare con armi o
deliquenti. Coraggio dovuto all’amore, ancora più forte e
vincolante quindi.
In
questa vecchia Napoli degli anni 30 tra omicidi e pestaggi, la sua
paura di vivere trova forse la strada per affievolirsi.
Da
appassionata sua lettrice e oso dire amica, spero che questo finale
non sia sinonimo di fine della collana. Mi spiacerebbe davvero!
Ricciardi mancherebbe come manca un amico reale, inn care e ossa.
La
trama è al solito complessa. Un omicidio in teatro durante una
rappresentazione. Una morte pubblica che si intreccia con
un’aggressione nascosta e che, se pur separata dal fatto
principale, ben ci rappresenta una mentalità chiusa, quasi
medievale. L’onore sopra a tutto. A qualunque costo. Senza che
legame di sangue possa interferire.
In
questo romanzo intenso, dove la nebbia pare velare la vita reale, i
sentimenti, quasi isolare dal resto del mondo, i personaggi sono
mirabili. Ricciardi e i suoi tormenti interiori; Maione e Bambinella
e la loro umanità; la tenerezza e forse l’innamoramento di Modo
sono tangibili, veri. Ancor più del solito, De Giovanni li ha resi
vivi regalandoci emozioni forti.
Ad
accompagnarci lungo la lettura di questo avvicente noir, Rundinella
una canzone sull’abbandono da parte dell’amata, la musica del
mandolino, il sogno e le rondini che vanno ma sanno che devono
tornare al vecchio nido. E solo alla fine si capirà il perché di
questo viaggio. Rondini come metafora. Non è una di loro che è
tornata ma non voglio dirvi di più. Svelerei troppo e non vi
gustereste più il libro.
Patricia
Non è molto il mio genere ma devo dire che la tua recensione lo rende interessante anche a chi come me ripeto non legge questo genere in particolare.
RispondiEliminaPS: ti posto anche qui il mio grazie per aver condiviso la poesia sul femmminicidio, tema importantissimo che sento molto e che va combattuto strenuamente.
Posso immaginarlo, Daniele! :)
EliminaIo salto di qua e di là come un grillo. Passo da un classico ad un noir alle poesie... sono contro la routine ahahhaha
Prego! Era doveroso!
Cara Patrizia, leggendo la trama, credo che sia veramente un libro interessante.
RispondiEliminaCiao e buon inizio della settimana con forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Molto Tomasino!
EliminaBacio!
Amore infinito.
RispondiEliminaLetto e...
ma si lasciamo che siano gli altri a scoprirlo!
Bacio.
Lo so, Mariella ! 😊😊😊😊
Eliminanoi due abbiamo una passione per Ricciardi 😉
Ciaooooooo